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Rappresentazioni
Il ciclo dettagliato “e più ricco nel suo genere dei Paesi alpini” inizia a nord con il gruppo di un dominicano che predica a papa, imperatore e cardinale. Poi seguono 25 coppie di figure, in ordine gerarchico in base alla corporazione, con il papa davanti a tutti che viene condotto dalla morte verso la bocca dell’inferno.
I rappresentanti delle corporazioni sono riconoscibili dai loro attributi e dall’abito caratteristico, i rappresentanti del potere feudale dalle loro insegne (ad es. la tiara), il ceto inferiore dai suoi strumenti di lavoro.
Alla fine del corteo, proprio in fondo alla scala sociale, compaiono una madre col figlio, preceduti da un contadino, un cuoco e uno storpio. La danza si conclude con la rappresentazione di un altro predicatore, un francescano, che si rivolge alla gente comune seduta ai piedi del pulpito e che viene incitata dalla morte a partecipare.
La morte appare come un cadavere in putrefazione, con l’addome squarciato e in un colore sempre diverso. La maggiore parte dei rappresentanti delle corporazioni la segue con molta riluttanza, alcuni anche con rassegnazione. La morte li prende spesso per mano, per alcune coppie suona la tromba o il tamburo oppure è avvolta, come in un funesto carnevale, in un lenzuolo funebre o indossa una fascia mortuaria.